2012 GARE GRANFONDO

A MOENA L'ULTIMA DEL NOBILI

A MOENA L'ULTIMA DEL NOBILI

17/09/2012
CON MOENA SI CHIUDE IL NOBILI

L'ultimo atto del circuito nobili mtb prevedeva la val di fassa bike e un buon numero di compagni di squadra si è dato appuntamento x la trasferta a moena.

 

Di buon mattino parto rincuorato dal fatto che anche le previsioni meteo erano ottime!Infatti arrivato a moena sistemo i bagagli in camera e in attesa del Gliso,Cominelli,Bonelli e Ninfa, mi godo il cielo limpido e blu,il panorama del paese e delle montagne visto che l'albergo è situato al di sopra dell'abitato di moena.

 

Sistemati anche loro facciamo un giretto in centro e alla piccola area expo dove incontriamo Guatta e Agazzi di ritorno da un giro in bike che ci rassicurano sulle condizioni del compagno Ercole reduce dalla brutta caduta in Brianza.

 

Dopo un buon pranzo in un tipico ristorante ,andiamo a ritirare il pacco gara al palazzetto e ritorniamo in hotel x una siesta pomeridiana.

 

Sul tardo pomeriggio arrivano e si sentono, i 3 bagossi(Lombardi A.,Lombardi M., Mora)con tanto di maschera terrificante al seguito (ah ah ah).

 

Come al solito la cena è sempre un ritrovo x raccontare qualcosa di divertente ma anche scambiarsi qualche opinioni sulla gara dell'indomani.

L'ascesa al Lusia ci chiamava a rapporto e dopo un breve giro serale ci rintaniamo nelle camere alle prese con una "guerra chimica" che molti credo capiranno il significato(ah ah ah).

 

Puntuali alle 7 si fa colazione ,ci si prepara e ci avviamo in paese e dopo un piccolo riscaldamento entriamo in pole position nella nostra griglia dove ritroviamo anche Cadenelli con la moglie Anna,Guatta,Agazzi,Modonesi.

 

Alle 9:30 si parte in una mattina assai freschina(i manicotti erano l'ideale)ma ben presto l'ascesa al lusia inizia a scaldare le gambe.

 

Una salita che non dà tregua con pendenze anche del 24% che portava ai 2206 mt del gpm delle cune.

Lo scenario che si apriva appena giunti in cima era spettacolare ma non c'era tempo di distrarsi,un bicchiere di tè caldo e via ci si lancia in discesa resa all'inizio assai pericolosa dalle canaline cementate x lo scolo delle acque piovane assai profonde e che quindi richiedevano un po di abilità x saltarle.poi uno sterrato veloce ci conduceva a una svolta secca a destra x prendere la salita corta delle colvere(2 km) e x lanciarsi poi su strada sterrata in discesa verso la partenza della cabinovia dell'alpe Lusia.Da qui tramite una ciclabile si arrivava alla terribile rampa in località Pianac(600 mt con punte del 35%)da fare almeno nel mio caso con rampichino puro!

 

Si entra poi nel bosco e attraverso un po di saliscendi tra radici e sassi si arriva in località Soraga da dove inizia la salita delle Pociace.Anche questa da non sottovalutare con pendenze medie del 7/8 % sempre immersa nel bosco.Qui ritrovo mi raggiungono i compagni Gliso e Andrea e più o meno insieme affrontiamo un lungo falsopiano che ci porta verso le piste da sci di Pozza di Fassa con un divertente e veloce slalom tra le porte su una pista .Il Gliso con la sua 29 allunga sulla ciclabile che porta al bivio marathon e classic ma all'inizio della salita verso località Tamion lo raggiungiamo.

 

Su questo versante il sole batte forte e si fa sentire ,infatti a una fontanella ci fermiamo x riempire la borraccia (meglio averne che rimanere senza).inizia la salita di Costa Bergonza abbastanza impegnativa anche su fondo viscido e sassi con alcuni strappi che a questo punto della gara possono farsi sentire.Finalmente si arriva al ristoro e di gran fretta bevo 3 bicchieri di tè freddo,riparto insieme ad Andrea mentre il Gliso tira dritto e allunga.

 

L'annoscorso in questo tratto ero stato vittima di crampi ma quest'anno invece le gambe girano ancora bene e parto di gran carriera x affrontare un lungo falsopiano e poi una bella discesa da guidare ricca di curve e controcurve.

 

Mi da il cambio Andrea e affrontiamo insieme il tratto delle "terre rosse" insidioso ricco di pietre taglienti e sassi.Usciti dal bosco ripasso Andrea e mi butto proprio a tutta verso il centro di Moena con un suggestivo passaggio angusto e a prova di testate(visto che era basso)sotto un fienile e in un vicolino x affrontare poi un tornante in pieno centro tra gli spettatori.

 

Qua vedo Cadenelli(ritirato causa guasto meccanico)che mi chiedo se ho bisogno di qualcosa ma lo rassicuro e rilancio la mia azione consapevole che c'è ancora una salita da affrontare.

 

Mi giro ma non trovo più Andrea(scoprirò poi a fine gara che è stata vittima di crampi)e quindi inizio la salita asfaltata e faticosa che porta in località Malga Panna.

 

Da qui sempre su asfalto si arriva in località Malga Peniola e dopo 2 duri strappi si percorre uno sterrato che ci porta alla discesa di Mezdì che richiede concentrazione in quanto ricca di radici e sassi.

 

A questo punto della gara la lucidità non è al massimo e x questo ripongo la massima attenzione nel disegnare le traiettorie x evitare spiacevoli errori!

 

Da qui in picchiata si esce nella zona dei parcheggi x prendere la ciclabile e x aggiungere ancora ulteriore fatica semmai fosse stato necessario ci si mette pure il vento contro(mi domando perchè quando vado su una ciclabile devo avere sempre il vento contro!?!?!?).

 

Si svolta e si torna indietro su sterrato dove raccolgo le ultime energie x agguantare e superare qualche biker e finalmente concludo il mio marathon!!!!

 

Per molti compagni di squadra questa era l'ultima gara stagionale,x altri come me invece ci si vedrà nei prossimi appuntamenti.

 

Ciao a tutti!

 

Luciano



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L'inviato in gara Luciano Botti

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