2012 GARE GRANFONDO

PRESENTI ANCHE ALLA SAUXE D'OULX

PRESENTI ANCHE ALLA SAUXE D'OULX

09/07/2012

Sauxe d'Oulx ..... Mountain classic, ex Via dei Saraceni ex di un paio di edizioni con percorsi più o meno simili, tracciati più dalle condizioni meteo che da scelte organizzative, due anni fa al risveglio in albergo era nevicato sui rilievi che avremmo dovuto pedalare!!

 

Oggi 2012, ci ritroviamo un percorso con i controfiocchi, 2600m di dislivello su 60km di tracciato, un'ascesa al km che fa l'occhiolino al blasonato "Sellaronda"

Alla partenza io e Gigi con qualche amico di ventura e come supporter immancabili le nostre Girrrrls.

 

Brescia annaspava nell'afa quel mattino mentre noi a Sauze valutavamo manicotti e antiacqua perchè ....... pioveva!

 

In griglia al mio fianco mi ritrovo un peperino di ragazza in preda alla nostalgia della sua ultima gara in mtb, avvenuta almeno 13 anni prima e con l'assillo di essere inadeguata per quel tipo di gara; gomme gonfiate a 3,5 atmosfere, niente spolverino (supereremo più volte i 2400 metri di altitudine) ne fast o camere d'aria!!

 

Benedetta ragazza, penso io e gli dico: alla peggio ci sono i quad per il ritorno ...... mi darà 20 minuti arrivando 5a assoluta donna, sarà fortuna o il fatto che fosse una provetta triatleta???

 

Partiamo ed è subito salita, di quelle che non sfiancano ma che ti chiudono il respiro e ti fanno sentire i polmoni piccoli piccoli, il gruppo sgrana subito ma tutti pedalano bene, qualche breve pianoro per respirare ma la catena è sempre in tiro.

 

Gigi mi passa subito nel primo tratto, soffro di brutto le partenze si, ma lui ha più gamba.

2550mslm, siamo al Genevris il paesaggio è lunare, scomparsi gli alberi resta il vento che ci dà contro, pendenze non impossibili che la mia 29 affronta agevolmente, breve scorribanda in discesa e poi il primo col Basset sempre sopra i 2500, scendiamo a Sportinia e poi di nuovo col Basset; quindi comincia la giostra del ritorno verso Jouvenceaux, tutta discesa o quasi, catena e braccia sempre all'erta con insidiosi canaloni e passacqua profondi.

 

Ne fa le spese una compagna di ventura con la quale pedalo da un ora circa, impressionante la sua dimestichezza in discesa ma una piccola leggerezza la fà vacillare e a 50kmh mi piomba addosso! Roviniamo a terra, senza conseguenze e ripartiamo; ci aspettano gli ultimi 4 km che il benpensante organizzatore ha spalmato in una costante salita fino allo striscione d'arrivo, con pendenze prossime al 18%.

 

Bellissimo percorso e bella gara, due ristori in 60km sono pochi, e ruscelli potabili nemmeno l'ombra, ma fà parte del gioco.

 

Gara che rifarò volentieri anche se torno a casa con una pompa da officina per bici che non gonfia le nostre bici, due raggi rotti, graffi e botte varie,

 

"chi ce l'ha fatto fare" recita la prima recensione di Claudio Bagozzi, saltate in sella e pedalate, troverete la risposta....



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Agazzi Gianbattista

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