2012 EVENTI

USCITA ESTIVA IN MTB

USCITA ESTIVA IN MTB

20/08/2012

 

E' divenuta un appuntamento tradizionale l'escursione in mtb nel pieno dell'estate, dove gli impegni agonistici del team consentono di allentare gli allenamenti in attesa delle granfondo di settembre. Quest'anno il rituale si è svolto nella giornata di sabato 25 agosto 2012 alla presenza di 7 bikers desiderosi di vivere una ludica giornata di realx in sempre forte spirito di amicizia.

 

Flocchini Valentino, Maruelli Diego, Glisoni Giovanni, Abatti Erik, Pialorsi Matteo, Remo (in arte Cavendish) e Roberto Marocchi si sono presentati all'appello delle ore 7:30 sabato mattina presso il Bar Italia a Nozza di Verstone. Dopo un buon caffè e qualche minuto in attesa di eventuali ritardatari i 7 bikers inforcavano le proprie bike con destinazione Bagolino e soprattutto arrivo in Gaver per la prima doverosa tappa ristoro di mezza mattinata.

 

Pedalare al fresco del mattino lontano dalle temperature calorose della settimana, imprimeva alla comitiva di spingere sui pedali con energia alla pari di quella espressa nella prova olimpica del nostro medagliato Fontana e lo stesso Roberto presentatosi all'appello con soli 250 km nelle gambe svolti in tutto l'anno, non temeva il ritmo dei nuovi amici. Roberto ci avvisava della parentela al nostro tesserato P.Luigi Guatta e in questo legame abbiamo notato che la passione alla bike accomuna egregiamente i due cugini gavardesi. Se il nostro Gigi presenta un fisico esile, asciutto e sempre tirato dagli intensi allenamenti anche Roberto non è da meno nonostante i dichiarati (ma qui si celano molte perplessità) 250 km nelle gambe. Osservando Roberto era difficile evidenziare un filino di pancetta con ben evidenti gambe toniche e trofiche. Tra varie battute scherzose il viaggio proseguiva affrontando alla rotonda di S.Antonio l'inizio della salita in direzione Bagolino. Roberto teneva molto bene l'andatura a conferma che è ambiente comune tra i ciclisti che chi dice di non allenarsi alla fine riesce sempre a stare in prima fila. Misteri della scienza o del doping? Chissà.... Dopo la galante attraversata in piazza Marconi a Bagolino il tour proseguiva senza sosta rispettando la meta del Gaver come punto ristoro. Si pensava di incontrare poco traffico in realtà la strada era particolarmente movimentata da automobilisti e motociclisti a conferma che questa via di collegamento tra la Valsabbia e la Valcamonica è di notevole richiamo turistico e non solo. Sui ripidi tornanti di Valle Dorizzo Roberto esprimeva il primo segnale di cedimento, ma in realtà era solo un bluff dal momento che nella restante giornata riuscirà perfettamente a tallonare il gruppo. Ed ecco spuntare il primo traguardo in Gaver per un rifocillante ristoro di panino con bagosso, prosciutto e un adrenalinico caffè. Ripristinato il rifornimento delle borracce si proseguiva per giungere al Goletto di Gaver dove alla nostra destra si apriva la splendida cornice della cima Blumone (2843 m). La zona attorno al Cornone di Blumone fu interessata, nel periodo tra il 1915 e il 1918, dai combattimenti nell'ambito della prima guerra mondiale. In queste zone, infatti, passava il fronte italo-austriaco. Dell'epoca sono rimasti, oltre ai cimeli esposti nei rifugi, le infrastrutture e i manufatti bellici e quanti percorrono tutt'oggi il trekking nelle vicinanze del Passo di Blumone attraversano ancora i resti delle trincee, i camminamenti e i ruderi di una caserma (in seguito adattata a rifugio) facenti tutti parte della postazione italiana. Il passaggio al Passo Crocedomini concedeva una breve tappa di riordino del gruppo proseguendo immediatamente in direzione Dosso Alto e Maniva. Il Dosso Alto è la cima più alta della catena dei Monti Triumplini che si eleva con ripide pareti rocciose solcate da canali sopra al Passo Maniva. In estate costituisce una facile meta per libere escursioni di trekking, ma è molto interessante anche nella stagione invernale, quando si trasforma in una bella montagna con creste innevate spesso orlate da cornici. Mentre il fotoreporter Matteo attendeva per uno scatto ricordo i vari compagni appostato lungo i tornanti, lo sguardo incantevole si estendeva in tutto il comprensorio e la sua attenzione era richiamata al passaggio di Paola, una splendida e solitaria ciclista in leggero affanno sui pedali ma decisa a non gettare la spugna dopo l'incitamento ricevuto dal capitano. Le ore proseguivano e dopo varie discese sterrate da cardiopalmo si giungeva in Maniva per il pasta party programmato presso il rifugio da Ettore.

 

Le simpatiche cameriere Michela, Barbara e Francesca cominciavano a servirci in tavola le prime birre alle quali seguiranno doppi e tripli giri per calmare la sete della comitiva. Un pasta party a base di penne alla bagossa e gnocchetti con funghi e gorgonzola non poteva che rivelarsi lo splendido menù per tutti i palati. E che dire del dolce finale? Una super mega meringata bagnata di cioccolata fondente!!! Ma non era ancora finito perché pagato il conto ecco arrivare l'omaggio delle deliziose cameriere che offrivano un giro di grappa alla menta come digestivo finale. Guai a rinunciarvi!!!!! Qualche inceppamento si rivelerà alla ripresa delle prime pedalate perché dopo aver salutato le cameriere con una foto ricordo la comitiva riprendeva il viaggio con non poca lucidità di guida.... Il tempo di smaltire le allucinazioni e tutti ritornavano garanti e padroni alla guida della bike pronti per affrontare il Passo della Berga, una via interamente sterrata che tutta in single track conduce in località Vaiale. Qui abbiamo avuto modo di assistere ai veri discesisti, alle caratteristiche telaistiche dei possessori delle 29 pollici, delle 26 e con grande novità anche della 27 pollici in dotazione ad Erik come tester ufficiale. Erik a fine giornata dichiarerà di aver apprezzato le misure di dimensioni leggermente superiori a quelle tradizionali. Sicuramente in futuro ne vedremo l'evoluzione e la diffusione come avvenuto per il mercato della 29 pollici. L'ultima emozione ci veniva ragalata da uno scatenato Roberto che assistito dalla dea bendata si esibiva in una discesa da cardiopalmo con numeri da capogiri o meglio ancora fuori di cranio. Ma come detto la dea bendata non lo ha tradito nonostante lui dicesse che era tutto sotto controllo.

 

E' stata una bella giornata vissuta con tante belle emozioni condivise fra tutti i partecipanti.

 

Queste sono sicuramente splendide giornate che non si dimenticheranno e dal momento che sono divenute un rituale di mezza estate l'augurio non può che orientarsi all'anno prossimo certi di ritrovarci ancor più numerosi a vivere insieme queste avventure!

 

Un saluto e grazie a tutti quanti hanno partecipato! 

 

Matteo

 



Matteo Pialorsi

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