MUSEO DELLA RESISTENZA STORIA

Breve cronistoria

Breve cronistoria

18/01/2012

Il Museo della Resistenza e del folclore di Pertica Bassa rappresenta un unicum nel panorama dei musei della Valle Sabbia e di Brescia in quanto unico museo su tutto il territorio provinciale dedicato a questo particolare periodo della storia recente.

 

Costituitosi negli anni Settanta, al nucleo originale di opere pittoriche donate dal pittore slavo Paramendic, si affiancarono cimeli, armi, fotografie, documenti scritti, appartenenti alle brigate, in particolar modo alla Brigata Perlasca particolarmente attiva nella zona.

 

Come molte delle valli montane, la Valsabbia accolse sulle proprie montagne i primi gruppi di "ribelli" che subito dopo l'8 settembre iniziarono a formarsi in modo autonomo e improvvisato dando vita successivamente a quattro formazioni partigiane più organizzate: Questa Valle, proprio per la sua conformazione morfologica e geografica, fu scenario di molte imprese compiute dalle varie Brigate, ma anche di rappresaglie ed eventi drammatici.

 

Dimitrije Paramendic, insegnante, pittore, e scultore slavo fuggito dalla detenzione presso il carcere di Vestone l'8 settembre del 1943 è tra i personaggi che in questo difficile periodo sono passati dai borghi e dai sentieri valsabbini.

 

L'origine stessa del Museo è la diretta conseguenza di un suo atto di riconoscenza: salvatosi durante i momenti tragici della seconda guerra mondiale grazie all'aiuto della popolazione della Pertica, ha voluto ricordare la generosità d'animo dei "Perticaroli" con la costituzione di un Museo che raccogliesse testimonianze della Resistenza Valsabbina, da lui condivisa.

Così, specialmente dopo il 1970, cominciò, con visite periodiche, a riprendere i contatti con la popolazione di Forno, ed a intessere rapporti con l'Amministrazione Comunale alla quale andava illustrando la sua intenzione di donare al Comune di Pertica Bassa quadri, sculture, bozzetti, frutto del suo talento e tutti ispirati ad avvenimenti resistenziali.

Nel corso degli anni sono stati poi raccolti diversi materiali bellici e di vita quotidiana legati alle vicende della Resistenza.

 

Il Museo conserva, ad esempio, la porzione di tronco in cui compaiono i segni dei proiettili che colpirono i dieci giovani della Brigata Matteotti a Provaglio Valsabbia e una porzione del fazzoletto utilizzato per raccoglierne il sangue.

 

Tra le indicazioni lasciate dai ribelli della Brigata Perlasca nei loro regolamenti, un aspetto fondamentale era il rispetto e il sostegno alla gente della montagna, alla loro vita dura e semplice che ora possiamo solo immaginare e ricostruire grazie ad alcuni oggetti demoetnoantropologici che il museo conserva in un'apposita sezione; la vita degli abitanti di Pertica è raccontata, quindi, dai ritratti puntuali e vivaci di Paramendije e da zangole, telai, arcolai e abiti dell'epoca.

 

L'apertura e l'ufficializzazione del Museo avviene tra il 1972 e il 1974 e dal 2003 fa parte del Sistema Museale della Valle Sabbia.

 



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