2011 CORSE IN MONTAGNA

CHE SPETTACOLO IL PIZZOCOLO

CHE SPETTACOLO IL PIZZOCOLO

29/01/2012
DUATHLON DEI DUE ACERI

Da qualche settimana attendevo con ansia l'arrivo dell'ultima domenica di agosto, non perche' speravo che con l'arrivo di settembre se ne sarebbe andata la calura irresistibile delle ultime settimane, e nemmeno perche' a settembre me ne sarei andato al mare in vacanza, ma solo perche' da qualche settimana ero venuto a conoscenza della manifestazione organizzata con impegno dal team 2 ACERI di Toscolano Maderno a cui avevo mandato la mia iscrizione a rappresentare la Polisportiva Pertica Bassa.

La gara prevedeva una cronoscalata da disputarsi in parte in mountain bike (per circa 11,5km) e in parte a piedi (km 6,5). Per i più temerari la prova poteva essere disputata in solitaria con la formula del Duathlon e zona cambio allestita in localita' Palazzo d'Archesane da cui dipartiva il sentiero per raggiungere la vetta del monte Pizzocolo. La gara prometteva di essere veramente spettacolare e dal Pizzoccolo con il cielo terso che nella mattina di domenica non era velato da nemmeno una nuvola si vociferava che avremmo goduto di uno scorcio paesaggistico degno di essere immortalato e ricordato.

La giornata era iniziata il mattino di buon'ora, con la sveglia puntata alle 6, in quanto l'organizzazione prevedeva di portare in zona cambio il materiale per i singoli tramite una navetta che sarebbe partita da Toscolano gia' alle ore 8:30. Pertanto gli iscritti dovevano essere in loco , presso l'oratorio di Toscolano sin dalle ore 8 e da li' avrebbero preso il via della corsa alle ore 9:00 in punto. Non appena parcheggiata la mia auto, un volto noto mi e' venuto incontro, quello deil nostro Maciste Davide Cominelli che si era prestato simpaticamente a dare una mano all'organizzazione unendosi ai volontari che si sarebbero posizionati sul percorso per dare assistenza agli atleti in corsa.

Circa 90 atleti si erano iscritti alla gara, a formare complessivamente oltre 60 equipaggi , distribuiti equamente tra singoli e coppie. Nella zona dell'oratorio pochi minuti prima del via si era alzato un preocccupante vento, nonostante le temperature fossero assolutamente gradevoli. Pochi istanti prima della partenza il simpatico speacker incuteva negli atleti che questo percorso non l'avevano mai provato , un po' di 'terrore' anticipando alcuni numeri di quello che ci avrebbe atteso solo alcuni minuti più tardi: la frazione in mtb prevedeva un'ascesa di poco più di 11km e ci avrebbe portato dai 100mt di altitudine di Toscolano ai circa 850 mt di Palazzo di archesane, passando per alcuni tratti di strada sterrata con pendenze fino ad un masssimo del 28%. 'ma niente paura' diceva lo speacker, perche' nella frazione di corsa in soli 6,5km si salira' poi sino ai 1600mt del Pizzoccolo!

Cercavo di non dare troppo peso alle parole dello speacker e allora alle ore 9 ho dato il primo colpo di pedale alla mia fedele bike consapevole che forse non avrei potuto competere per una posizione tra i primissimi della corsa, ma sicuramente non mi sarei risparmiato, perche' le gioie più belle sono quelle che richiedono a volte la maggior fatica , 'ed allora fatica sia! ' ho pensato partendo. Sicuramente non mi aspettavo una partenza al fulmicotone anche in questa manifestazione, come gia' accade nelle gare di cross country a cui prendo parte in mtb. Ho invece dovuto ricredermi e presto adattarmi all'andatura condotta dagli atleti di classifica che immediatamente avevano preso il comando delle operazioni. Per la cronaca il più forte scalatore al via tra i bikers era senza ombra ddi dubbio Fenaroli Diego che il giorno prima aveva partecipato piazzandosi al 2° posto alla cronoscalata delle Pertiche organizzata dal nostro team in quel di Forno D'Ono. Solo un paio di minuti e gia' incontravamo le prime asperita'. La prima salita prevedeva un impegnativo tratto su sentiero sterrato non troppo tecnico, ma che gia' mettteva a dura prova le scarse doti di guida dei duatleti meno avvezzi alle ruote grasse. Una volta raggiunto il centro abitato di Gaino passando per la caratteristica Valle delle Cartiere, si incominciava una impegnativa salita su larga strada bianca sterrata ma sufficientemente battuta per permettere una efficiente pedalata anche ai duatleti che meno prediligono la frazione in bicicletta. In questo tratto avevo pure un tifoso che immeditamante mi ha riconosciuto passando: 'ma quello era il nostro Davide' ho pensato sentendo uno spettatore che mi incitava gridando il mio nome. Questo mi aveva distratto per qualche istante, facendomi dimenticare la fatica appena patita.

Dopo essermi molto ben destreggiato nel tratto in sentiero, avevo individuato dinnanzi a me la ruota di un ottimo atleta locale (Pialorsi Emiliano) che se tenuta a vista sino alla zona del cambio mi avrebbe di certo condotto al termine della prima frazione in buonissima posizione. Passavano i chilometri (neanche tanto velocemente a dire il vero!) e il mio riferimento era ancora li. Di tanto in tanto lo sterrato veniva interrotto da brevi tratti cementati a significare che la pendenza sarebbe stata ancora maggiore. Metro dopo metro localita' Palazzo D'Archesane si avvicinava e la gara sembrava procedere nel migliore dei modi. Il sole splendeva alto in cielo, ma guadagnando metri in altitudine l'aria diveniva sempre più gradevolmente fresca ed il paesaggio attorno sempre più tipicamente di montagna e decisamente la gara stava diventando lo spasso che mi attendevo.

All'incirca a 1km e mezzo dalla zona cambio, proprio dopo avere dato un'occhiata al mio cronometro da polso con Gps indossato per potere trarre godimento al termine della gara dai numeri e dalle statistiche, una prima insidia mi attendeva: causa un cuscinetto rovinato della ruota posteriore una cambiata non andava a buon fine e un salto di catena mi faceva perdere una ventina di secondi . Nonostante tutto avevo ancora i miei riferimenti a vista e il cambio non era più lontanissimo.

Avevo perso solo una posizione e non avevo compromesso affatto la prova. Pochi metri ed un altro salto di catena mi faceva perdere ancora qualche secondo, comincendo ad innervosirmi. Fortunatamente un cartello mi segnalava di essere a soli 500mt dalla zona cambio. Nonostante il cartello fosse stato posizionato forse un po' generosamente (probabilmente la distanza dal rifugio era di almeno 600 o addirittura di 700 mt!) , un vocina che mi incitava a non mollare mi dava la carica per accelerare e recuperare la posizione persa dopo l'ultimo piccolo inconveniente meccanico: era quella del mio più grande tifoso, mia moglie Laura. A conti fatti dopo circa 53 minuti e mezzo avevo scalato gli 11,5km della frazione in mtb giungendo 9° nella categoria dei solitari staccato di solo una trentina di secondi dall'atleta la cui ruota avevo cercato di seguire fino a circa 2km dal cambio. Piuttosto eccclatante era invece il distacco dal primo bikers arrivato, il forte Fenaroli che aveva completato il percorso in 43min e una manciata di secondi.

Velocemente ho rintracciato il mio zaino, che gli organizzatori avevano ordinatamente posizionato al rifugio,per raccogliere le mie scarpette da corsa , dare un ultimo sorso alla borraccia,dare un bacio rigeneranete a mia moglie e partire di corsa per completare la mia fatica. Cercando di fare il più veloce possibile (in realtà dovrei decisamente migliorare in questa fase di cambio delle scarpe dove credo che solo un pachiderma impiegherebbe più tempo di me!) ho preso la strada che dopo pochi metri cedeva il passo ad un sentiero che iniziava subito dopo un bellissimo guado facilmente attraversabile a piedi.

Stranamente un forte senso di disagio psicologico e fisico mi ha colto nel primo quarto d'ora di corsa, dove immediatamente venivo raggiunto e superato da alcuni atleti (un paio anche solisti) che senza reagire lasciavo sfilare. Dopo circa due km durante i quali lo sconforto aveva avuto la meglio su di me, al primo ristoro posizionato sulla tratta da percorrere a piedi, ho deciso di fermarmi per dissetarmi e soprattuttto per raccogliere le idee e ricordare a me stesso che lo scopo principale della giornata era godere appieno del paesaggio che stavo attraversando e divertirmi. Detto fatto! lo straordinario potere della mente mi ha ritemprato. Di li' in avanti, infatti, ho ricominciato a correre, dapprima lentamente e poi in maniera più convinta raggiungendo un paio di atleti che mi precedevano. La parte finale del sentiero priva di vegetazione si apriva su un panormana di ineguagliabile bellezza. Una strada di sassi smossi conduce alla chiesetta del Pizzocccolo dalla quale e' possibile in giornate di cielo limpido vedere tutte le sponde del lago di Garda: magnifico! Nel finale di gara sono stato raggiunto da un ultimo atleta che , lanciata la volata, e' riuscito in un centinaio di metri a distanziarmi di almeno 20 secondi, ma ormai poco contava. Il mio scopo era raggiunto: non correvo più condotto dalla trance agonistica, ma mi sollazzavo per l'impresa portata a termine che avrei potuto raccontare a chi mi conosce, e per il bagaglio spettacolare che ho potuto fare mio anche se non facilmente raccontabile con poche parole. Al termine della prova conclusa al 23° posto assoluto con il tempo di 1ora e 49min (per la cronaca la frazione a piedi conclusa in 55min mi e' costata ben 5 posizioni di categoria!), seppure stremato, non ero per nulla preoccupato all'idea di dovere ripetere lo stesso percorso a ritroso, perche' ero certo che lo spettacolo della natura che mi attendeva ,condiviso con gli altri atleti con i quali competizione questa volta non vi sarebbe stata, mi avrebbe fatto solo piacere. In un batter d'occhio infatti ero gia' in quel di Toscolano dove, nel frattempo, gli organizzatori stavano preparando il pranzo, assai ricco, che avrebbero offerto a tutti gli iscritti. Gli atleti infatti man mano cche terminavano di lavarsi e di cambiarsi negli spogliatoi dell'oratorio, si accomodavano ai tavoli per scambiare le proprie impressioni sempre e comunque positive. Dopo il pranzo gli organizzatori esponevano le classifiche che ognuno guardava più per confrontare le proprie prestazioni, gia' ben note, con quelle dei propri avversari e per commentare quanto alcuni atleti siano veramente dei supermen. Per la cronaca, giust'appunto, va segnalato che la coppia vincitrice e' stata quella composta da Fenaroli e Rambaldini che hanno fatto ciascuno il record nella propria frazione (43min in bike e 36min a piedi). Tra i solitari decisamente superlativa la prova del forte triatleta del Gs Manerba Campana che in 1ora33min ha completato l'intero percorso (49min+44min) tenendo a bada la agguerrita concorrenza del forte duatleta Lazzari (52+42) giunto a solo un minuto dal vincitore.

Nel complesso devo ammettere che la prova e' stata veramente molto ben organizzata e merita di essere rivissuta anche il prossimo anno , con la promessa di arrivarci ,tra l'altro, meglio preparato per cogliere magari anche un migliore riscontro cronometrico.

Archiviata anche questa interessante esperienza, ora mi uniro' ai compagni della squadra podistica Atletica Pertica Bassa per afffrontare in data 4 settembre la difficile 10km organizzata dalla Polisportiva Vobarno con la classica scalata in Cargiu'.

 



BAGOZZI CLAUDIO

Versione Stampabile

A presto, dall'inviato in corsa ( ...e in bici! ) Bagozzi Claudio

©Associazione sportiva dilettantistica Pertica Bassa - PI 02401700980 - Privacy Policy - Cookie Policy | progetto grafico Ideattiva Siti web Brescia - Cms Evolution