29/01/2012
In occasione della festa dei lavoratori, il 01/05/2011 il GS MANERBA ospitava nell'amena localita' sul lago di Garda la 2° edizione del Trofeo Cicli Mata Duathlon Sprint per mtb. La prova che gia' lo scorso anno aveva visto al via circa un centinaio di atleti, ha riscosso anche quest'anno un discreto riscontro da atleti del nord italia contando al via circa 120 atleti. Tra questi anche il sottoscritto aveva deciso di partecipare iscrivendosi gia' più di un mese fa, desideroso di cimentarsi in una disciplina nuova, ove la novita' particolare stava nello sperimentare la capacita' del fisico di conciliare senza soluzione di continuita' il podismo con la mountain bike.
Pertanto senza conoscere il regolamento della specialita' mi sono recato presso il punto di ritrovo al campo sportivo Rolly di Manerba distante poche centinaia di metri dal lago di Garda ove la corsa avrebbe preso il via chiedendo ai giudici di gara delucidazioni sui particolari del cambio, e su eventuali norme che avessi dovuto conoscere prima di partire per non incorrere in squalifiche. Detto fatto, nemmeno il tempo di sistemare la bicicletta in zona cambio che gia' i giudici mi richiamano per essermi recato al luogo della spunta senza allacciare il casco, e poco dopo un altro richiamo per evere appeso la bici al palo nel verso opposto a quello indicato dall'organizzazione della corsa...-.andiamo bene- ho pensato prima di partire, ma senza farmi scoraggiare da questi piccoli particolari mi sono schierato nella zona della partenza. La giornata era calda e soleggiata, clima ideale per correre. Alle ore 10 lo starter dopo un breve briefing ha dato il via agli atleti che, per tenere fede al nome della competizione, sono partiti con uno sprint degno di un velocista. Pochi attimi e gia' il gruppo si allungava; la gara partiva con una prima frazione di corsa a piedi seguita da una quindicina di km in mtb e un'ultima breve frazione di corsa. il sottoscritto dopo circa 500 mt di corsa gia' aveva il cuore in gola ed un fiatone che gli sembrava di aver corso gia' almeno 10km. Invece la corsa era appena partita, e dopo circa due km cominciava una entusiasmante rimonta. Il passo si assestava ed andavo a raccogliere atleti partiti ben più forte di me. Meno di un quarto d'ora e raggiungevo la zona cambio intorno alla 25°posizione per una veloce ripartenza in bicicletta. La scarsa esperienza in materia di duathlon si faceva ampiamente notare facendomi perdere almeno una trentina di secondi ed almeno 7/8 posizioni da recuperare faticosamente in mtb: magari il doppio nodo alle scarpe la prossima volta lo evitero'!
Il percorso in bicicletta era per meta' su asfalto e molto indicato per gli stradisti (e in questa disciplina sono la maggioranza), ma nei tratti più tecnici e sterrati riuscivo a raggiungere e superare almeno una decina di atleti che mi precedevano arrivando dopo circa 40 minuti di pedalare ed una caduta senza conseguenze (d'altra parte non sono io se non casco almeno una volta!) all'ultimo cambio in discreta posizione. Questa volta il passaggio all'ultima frazione era molto più rapido anche se l'ultima corsa si presentava molto dura. Davanti avevo 4 atleti a vista e la sfida era raggiungerli per terminare la corsa entro l'ora. Prima del viale di arrivo 3 atleti erano stati raggiunti ma nessuno di loro caparbiamente si era staccato dalle mie calcagna e quando la volata e' stata lanciata ho dovuto mestamente arrendermi alla stanchezza e alla loro forza di volonta'.
Nessun rimpianto comunque per l'ottimo 17° posto assoluto conquistato in 57min28sec a circa 5min e mezzo di distacco dal vincitore (il vicecampione del mondo di winter triathlon Obrist) e per l'inaspettato 2° posto di categoria S3 che mi ha consentito di portare la maglia della Polisportiva Pertica Bassa sotto gli occhi dei fotografi locali in occasione delle premizioni che prevedevano un podio su cui far salire i primi tre classificati di ogni categoria.
Bella l'idea del Gs Manerba di garantire agli atleti all'arrivo massaggi gratuiti e un efficace ristoro seguito dal pasta party.Di certo e' stata un' esperienza entusiasmante e mi sento di dire sin da ora che molto probabilmente non rimarra' fine a se stessa....
Un saluto a tutti.
BAGOZZI CLAUDIO