2011 CORSE SU STRADA

URBAN TRAIL DELLA MADDALENA: CHE SFIDA EMOZIONANTE!

URBAN TRAIL DELLA MADDALENA: CHE SFIDA EMOZIONANTE!

24/11/2011

Urban trail della Maddalena: che sfida emozionante!
Castello di Brescia 21 novembre 2011

 

Domenica 20 novembre,nonostante le temperature rigide, erano in programma parecchie competizioni podistiche in provincia e dintorni che vedevano coinvolti anche alcuni atleti della Atletica Pertica Bassa.

Capomolla Domenico, per esempio, era al via del "Giro oltre confine", corsa su strada di 10km che si disputava a Nuvolento, dove ben figurava classificandosi in 9° posizione per la sua categoria.

Contemporaneamente il nostro baluardo Gobbini Silvio partecipava ad una mezza maratona di corsa su strada a Crema dove, anche se non riusciva a ripetere la bellissima prestazione di due settimane fa a Riva dove aveva stabilito il suo personal best con uno splendido tempo di 1ora 15min e 18sec, correva una buonissima gara conclusa intorno alla 30° posizione assoluta in circa 1ora18min.

Il sottoscritto nel frattempo si recava di prima mattina a Brescia, in localita' Castello, da dove prendeva il via la 4° edizione della gara di trail running denominato Urban Trail della Maddalena. Mai nome fu più azzeccato, in quanto riesce a coniugare in sole 3 parole l'essenza della competizione, ovvero ritrovo in citta' per una corsa in montagna fino alla vetta del monte che sovrasta Brescia, la Madddalena. Molto caratteristico il ritrovo all'interno del Castello di Brescia che donava alla corsa una splendida cornice : tanto più che il via veniva dato nell'ala del castello nota come la fossa dei leoni, quale miglior auspicio per una gara che si presentava alquanto dura e faticosa...

Al via oltre 500 atleti che si sarebbero divisi tra la ultra trail di circa 43 km, il trail da 24km (a cui ero iscritto io) e la gara non competitiva da 12km. Il primo tratto di gara si corrreva all'interno del castello, uscendo dal quale poi il gruppone sfilava in direzione Piazzale Arnaldo. Da qui iniziava la lunga salita (circa 13km) dapprima asfaltata e poi lungo impervi sentieri alcuni un po' esposti, altri molto tecnici, altri molto belli e veloci che sbucando oltre la nebbia, permettevano di raggiungere la vetta del Monte Maddalena da cui, con il cielo sereno, si possono ammirare scorci di paesaggi davvero spettacolari. Prima di partire mai avrei creduto che in così pochi km avremmo potuto raggiungere spettacoli naturali di tal splendore artistico....avrei voluto essere un po' più fresco lassù per poterli imprimere più a fondo nella mia memoria, invece mi toccherà di gareggiare un'altra volta anche il prossimo anno sulle stesse salite che, tuttavia, un tale sforzo lo meritano anche solo per il paesaggio.

Alle ore 8.15 di una fredda domenica di novembre, quindi, prendeva il via la mia corsa: un orario non certo agevole, ma la programmazione della gara voleva permettere anche ai meno veloci di correre la corsa di 43 km (che il vincitore ha corso in poco più di 5 ore) con la luce del giorno. Dopo solo una decina di minuti gia' i più forti avevano preso vantaggio nei confronti del resto del gruppo che sfilava nei sentieri in fila indiana. Tra i pretendenti alla vittoria vi erano Mersi (gia' vincitore lo scorso anno su un percorso più breve di qualche km), Bani Franco (ben noto nel panorama delle corse in montagna in provincia), Danesi Gianfranco (forte atleta della franciacorta), Paris Giovanni (della SsD Bagolino , che dopo avere meditato il ritiro dall'attivita' agonistica sembra ora finalmente averci ripensato) e anche Lazzari Domenico (che le voci del mercato darebbero quasi pronto a lasciar la società Runners Salo' per una nuova società....). Il sottoscritto viaggiava per i primi 9 km di salita in compagnia dell'atleta della nazionale Bertasa Cinzia(convocata per i mondiali di ultratrail disputatisi in ottobre in Scozia) che si era però schierata al via come concorrente della ultra trail da 43km. In sua compagnia stavo tenendo un ritmo che sembrava sostenibile per tutta la salita, ma dopo il primo ristoro una grossa insidia mi attendeva: un'ultima erta di oltre 3 km che non era assolutamente più corribile, sembrava propria un'arrampicata! Come uno stambecco l'atleta della nazionale saltellava da una roccia all'altra distanziandomi inesorabilmente, mentre goffo cercavo di imitarne il passo. Solo tre km mancavano alla vetta ma mi sembravano interminabili. Una forte crisi mi stava cogliendo, fisica e mentale. Molti atleti mi supervano percorrendo il sentiero con grande agilità. Fortunatamente in un paio di occasioni mi sono scordato della fatica guardando all'orizzonte quali spettacoli la natura mi potesse offrire. Finalmente dopo circa 2ore giungevo allo scollinamento ed un ricco ristoro mi attendeva prima di intraprendere la discesa. Un bel sorso di coca cola e giu' in picchiata nel sentiero che riconoscevo in quanto gia' percorso lo scorso anno con la gara di mountain bike del master mtb 2010. Credevo di potere recuperare facilmente le energie gettandomi a capofitto nella discesa, ma dopo soli 2/3km di discesa incominciavo ad avvertire un forte dolore ai piedi. Stringevo i denti finché potevo, ma alcuni concorrenti mi superavano e non riuscivo a tenerne il ritmo. Fantastico lo spirito di solidarietà che regna in queste competizioni: non un atleta che mi superasse senza prima chiedermi qualche fosse la causa del mio zoppicare. Purtroppo i tratti di discesa più tecnici mi diventavano davvero difficili da correre, ma se lo scopo era quello di godermi lo spettacolo di tutto ciò che mi circondava, un gran traguardo lo stavo comunque raggiungendo. Dopo circa 18km di corsa un ristoro improvvisato da un paio di villeggianti mi dava la possibilità di recuperare anche un po' le forze prima dello strappo finale. Nel frattempo eran gia' trascorse più di due ore e mezza di gara e al traguardo gia' immaginavo la festa organizzata per i primi atleti al traguardo: beati loro! Io invece iniziavo l'ultima vera salita fatta di "soli 1000 gradini" come recitava un cartello posto all'inizio della rampa di scale: ben 600metri di salita tutta fatta di gradini...non vi dico quante ingiurie ho lanciato a chi ha avuto la fantasia di inventarsi una salita del genere!!! Al termine di questa salita ancora una bella discesa, che presto sarebbe diventata asfaltata , e che, purtroppo per me, non riuscivo a godermi appieno a causa dei forti dolori ai piedi: maledette scarpe da trail running, pensavo...appena taglio il traguardo vi regalo alla caritas! Questo era il mio pensiero fisso scendendo verso Brescia. Ormai mancava davvero poco...una volta raggiunta la citta', solo qualche centinaio di metri di salita asfaltata mi conduceva da Piazzale Arnaldo al Castello, con una pendenza, che, seppur non troppo impegnativa, mi sembrava il Mortirolo! Le mie gambe, al pari dei miei piedi, erano a pezzi. Ma dopo tanta fatica, con un tempo di 3ore e 24 minuti tagliavo finalmente il traguardo in 59° posizione, sotto lo sguardo gioioso di mia moglie Laura che, dichiarazione sua, dato che il primo atleta era gia' arrivato da oltre 1 ora, stava meditando di venirmi a cercare con la protezione civile se avessi tardato ancora qualche minuto ad arrivare: grazie mille per la dolce comprensione!!! Al ristoro mi complimentavo con altri concorrenti che come me avevano pensato che valesse la pena di fare tanta fatica per godersi una giornata di connubio tra sport e natura; tra di loro Paris Giovanni, 3° al traguardo, atleta di punta della societa' sportiva Bagolino che con la nostra Atletica Pertica Bassa ha quest'anno organizzato la fortunata prima edizione del Valsabbia Mountain running Cup.

Solo il tempo di quattro chiaccchiere per sapere che il primo atleta al traguardo, Mersi Antonio, aveva bissato la vittoria della scorso anno in 2ore 11minuti distanziandomi di 1ora e 13 minuti:pazzesco! Purtroppo non ho potuto godere a fondo del back stage della corsa a causa dei dolori ai miei piedi che ho poi dovuto medicare a causa di alcune ferite e piaghe causate dalle scarpe forse troppo rigide, ma ho poi saputo che oltre a Paris Giovanni ha corso un'ottima gara anche il succitato Lazzari Domenico giunto al traguardo in 2ore e 31 minuti in 6° posizione assoluta. Dal canto mio e' stata un'ottima occasione per provarmi su distanze mai affrontate prima e che una volta di più mi hanno offerto l'occasione di gioire appieno del sodalizio tra sport e natura, due mie grandi passioni.

Credo che non tarderà molto il bis.... Nel frattempo pensero' a riposare un paio di giorni per recuperare lo sforzo prima di studiare qualche nuova esperienza.

Il cronista in gara per l'atletica Pertica Bassa Bagozzi Claudio

 



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