ITINERARI NEL MONDO 2012

LEGGENDE, GIOIELLI E UNA PERLA, NELLA VALLE DEI LAGHI...

LEGGENDE, GIOIELLI E UNA PERLA, NELLA VALLE DEI LAGHI...

11/10/2012

Ci troviamo nella Valle dei Laghi, precisamente nel territorio di Calavino, in provincia di Trento.


E' qui che ho deciso di venire con due amici appassionati di buon vino e cantine, per conoscere una eccellenza enologica a livello nazionale e non solo.


Si tratta del Vino Santo, da non confondersi con il vin Santo prodotto in Toscana.


La prima tappa del viaggio prevedeva la visita alla cantina sociale di Toblino, adagiata in una valle coperta da filari ordinati, spettinata da venti freschi che soffiano da tutti i punti cardinali.


Siamo stati accompagnati e guidati da un responsabile della cantina per una passeggiata tra i filari dei vigneti, dove abbiamo potuto assaporare qualche acino, dei pochi grappoli, rimasti ancora sui tralci, dolce e zuccherino.


Successivamente abbiamo visitato la sala con i fermentatori in acciaio e la suggestiva soffitta adibita ad appassitoio, dove i grappoli venivano stesi ad asciugare su graticci detti "Arele".


La ventilazione naturale, asciutta e costante, garantita dall' Ora del Garda una brezza che soffia dal lago, qui è fondamentale per innescare i processi di appassimento e formazione della muffa nobile, la Botrytis cinerea, che disidrata gli acini, concentrando lo zucchero.


Sto parlando di grappoli di Nosiola, vitigno a bacca bianca, autoctono, da cui si produce il Vino Santo, autentica perla enologica.

 

I grappoli devono essere ben maturi e spargoli e vanno colti nella prima settimana di ottobre, in vendemmia tardiva.


Il Vino Santo, definito il "passito dei passiti", in quanto nessun altro vino è ottenuto da uve appassite per un periodo tanto lungo.


Dopo il processo di essiccamento, che si protrae fino alla Settimana Santa, da qui il nome del vino, le uve vengono pigiate e il mosto travasato in piccole botti di rovere, dove si innesca la fermentazione naturale, che grazie all'elevata concentrazione di zuccheri, si può protrarre per sei-otto anni.


Attraverso questo processo, antichissimo e ancora tradizionale, si ottiene un vino longevo che in bottiglia si può conservare per decenni.


E' un nettare raro, in quanto solo il 10% delle uve Nosiola coltivate nella Valle dei Laghi è selezionato e vinificato per ottenerlo, poi va detto che da 100 Kg di uva fresca si ottengono 15-18 Kg di mosto di Vino Santo.


Presso la cantina è situata un'enoteca dove possibile mangiare e degustare, sono presenti tutte le produzioni della valle, vino, miele, formaggio, speack.


Il vino santo di un giallo dorato molto carico, a volte tendente al'ambra, al naso infonde note di fichi, miele, frutta candita e esotica.

 

In bocca è fresco, armonico ed equilibrato.


In tavola con pasticceria secca, formaggi erborinati, ma anche da solo in meditazione!
I gioielli del titolo sono materializzati nelle bellezze del paesaggio, come il castello di Toblino, rocca cinquecentesca, lacustre, dalle forme armoniche rinascimentali, edificato su uno spezzone di roccia crollata nel lago. Anticamente, il castello era circondato dalle acque del lago, poi il livello delle stesse si abbassò di due metri originando una penisola.


Si dice che duemila anni fa, dove ora sorge il castello, ci abitassero le fate, come lo attesterebbe una lapide, murata nel portico del castello.


Un'altra nera leggenda, narra che Carlo Emanuele Madruzzo che viveva nel castello, ultimo principe vescovo della dinastia, fece avvelenare il fratello e la nipote. Il principe prelato aveva un amante, Claudia Particella, da cui ebbe alcuni figli.

 

Il castigo di Dio non si fece attendere, una notte Claudia e suo fratello mentre stavano raggiungendo il castello in barca, finirono in acqua e morirono miseramente. Nelle notti di luna piena, i fantasmi dei due annegati vagano sulle acque del piccolo lago. Provate a farci un giro una notte e vedrete!

 

Attualmente il castello appartiene a privati ed è adibito a ristorante, sono comunque consentite visite gratuite.


Il viaggio eno-degustativo ha previsto anche la visita presso la piccola distilleria artigianale, di Giovanni Poli, in località Santa Massenza.


Fortuna vuole che abbiamo trovato il proprietario al lavoro, mentre produceva della grappa di vinacce. Persona molto gentile e preparata ci ha spiegato le varie fasi della produzione della grappa e ci ha mostrato la cantina dove vinifica anche dell'ottimo Vino Santo.

 

Molto apprezzata la degustazione finale!

 

Spinto dalla mia passione, è sempre piacevole e formativo poter visitare cantine e dialogare con i loro proprietari o addetti, rappresenta un valore aggiunto, però, conoscere queste persone nel pieno delle loro attività lavorative.


Contatti


CANTINA TOBLINO
Via Longa, 1
38072 - Sarche di Calavino (TN)
Città del Vino
Tel: 0461 564168
Email: info@toblino.it

 

Giovanni Poli
Via Vezzano 37
38070 - S.Massenza (TN)
Tel :0461 864119
Email: info@poligiovanni.it



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Andrea Pialorsi

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