10/11/2011
Tra le esperienze da ricordare durante le mie vacanze all'isola d'Elba appena terminate, va senz'altro ricordata la visita guidata in MTB alla splendida isola di Pianosa al largo dell'Arcipelago Toscano.
Un utilizzo della bicicletta più tranquillo, rilassante, immersa in scenari ambientali unici nei colori e nelle sensazioni che possono dare, abbandonando per una volta l'agonismo e la frenesia dei campi di gara.
In breve il report di questa appagante esperienza: dopo lo sbarco sull'isola partenza a mezzogiorno preciso, sotto un sole cocente reso più godibile da una leggera brezza, per fortuna!
Il gruppo alla cui guida c'è Giacomo, prossimo dottore in botanica farmaceutica prezioso appoggio durante il percorso, è variegato, ci sono coppie di ragazzi, signori e signore di ogni età, prima della partenza è buffo sentire le spiegazioni di rito circa le modalità di cambio dei rapporti delle nostre mtb Bianchi ammortizzate, ma effettivamente, a ben pensarci, non tutti sono ciclisti! Raccomandata la scorta l'acqua per dissetarsi lungo il cammino, mio piccolo disappunto in quanto la mia bici può portare una sola bottiglietta nell' unico porta borraccia.
Un minimo disagio in quanto per la prima volta non porto con me il caschetto, anche se il percorso non prevede asperità né tantomeno percorsi accidentati, ma la sicurezza in ogni caso va sempre presa in considerazione.
Si parte, il paesaggio che ci circonda è stupendo, bassa macchia mediterranea di un verde luminoso tra cui si notano tra i tanti arbusti rosmarino, ginepro e elicriso che infondono profumi inebrianti , balsamici e piacevolissimi, la strada, pianeggiante, sterrata, ciottolosa si snoda tagliando questa macchia verde, ai lati muretti a secco di contenimento costruiti con pietra arenaria corallifera come ci spiega Giacomo, porosa con all'interno visibili i sedimenti fossili, come conchiglie e coralli.
L'itinerario prevede visita all'esterno dell'imponente costruzione del penitenziario del 41 bis, prima denominata dal 1858 colonia penale agricola della Pianosa, totalmente autosufficiente, chiuso ma non dismesso, poi si arriva ad un ex sanatorio per la cura della tubercolosi, smantellato ormai da decenni denominato il Marchese, qui facciamo una sosta e percorriamo a piedi un erto sentiero, che si snoda sul granito per poi giungere su un'altura da cui si ammira una panorama da fiaba, che spettacolo: un mare di colori, acque cristalline, dentro cui è visibile la Posidonia, polmone del Mediterraneo, un ambiente incontaminato, giustamente protetto e preservato.
Il viaggio è quasi giunto alla fine, inforchiamo le bike e ci avviamo al ritorno, il cielo è terso, blu limpido, il sole è acceso e picchia, mi soffermo mentre pedalo ad osservare il mare all'orizzonte, e mi godo questo momento di pace nella frenesia del mondo.
Arriviamo al punto di partenza e mettiamo il cavalletto alle nostre bici, bella pedalata, bella giornata, ne valeva la pena, come sempre quando si tratta di uscire in bici e ora per un paio di ore torno alla vita del turista classico e mi concedo un bel bagno nelle acque meravigliose di Cala S. Giovanna unica spiaggia dell'isola che viene concessa ai turisti per la balneazione.
Buone vacanze, per chi non le ha ancora fatte!
Andrea Pialorsi