STAGIONI 2015

La Nostra Roc d'Azur 2015

La Nostra Roc d'Azur 2015

01/12/2015

Uscire in bike mi piace, mi è sempre piaciuto. Fin da ragazzino ho avuto a che fare con questo mezzo, mio padre quando ho conseguito la maturità mi regalò una mtb, la prima seria, una Giant blu lunare, alluminio con forcella rigida...la ricordo ancora, in seguito sono passato all'elasticità del titanio e ora alla tecnologia del carbonio.


Le sensazioni sulle due ruote sono uniche, l'aria che sferza il viso nelle discese, la tensone dei muscoli sulle ripide salite, giovamento fisico e spirituale, lo sforzo rilascia endorfine infondendo una sensazione di benessere. Lo spirito si libera, i pensieri diventano leggeri, lo stress, male moderno o alibi di tanti malesseri svanisce, siamo sublimati nell'ambiente si entra in una dimensione mentale privilegiata. Solo chi ama questa disciplina può condividere queste mie affermazioni.


La MTB è uno sport individuale e di gruppo, mentre pedaliamo siamo con noi stessi, la fatica è solo nostra le vibrazioni personali, ma il piacere è anche condividere tutto questo con chi ci accompagna che sia per una uscita di allenamento o durante la tensione di una competizione.


Sicuramente certe manifestazioni esaltano più di altre l'essenza di questo sport, mi riferisco in particolar modo alla Roc d'Azur, tenutasi in Costa Azzurra dal 7 al 11 ottobre 2015 nella sua 32 esima edizione coinvolgendo più di 20.000 atleti in 28 specialità diverse. 

 

Un vero e proprio carnevale a respiro mondiale della due ruote, sette giorni di sport, tecnica, meccanica, colori e musica dedicati alla bicicletta.
Evento creato dagli organizzatori del Tour de France, qualità assicurata e confermata nei fatti.


Sembrerà una definizione scontata, lo è, ma affermo: Noi c'eravamo!
La Polisportiva Pertica Bassa era li con 8 suoi rappresentanti, oltre Mauro gradito ospite.
Partenza venerdì in tarda serata, Nicholas la mattina dopo ha già la sua gara, noi partiremo domenica.


Siamo alloggiati in un grande e organizzato campeggio, sistemati in due casette prefabbricate, non potevamo trovare location migliore, la gara corre a due passi.

Sopralluogo ricognitivo, alla partenza, rappresentata da una immensa area, prima piccolo aeroporto con pista di atterraggio. Ritiro snello della tabella nominativa con colori della nazione dell'atleta, accorgimento che si rivelerà utile in gara.
Vita di relazione tra i bikers, cena con pasta e caffè mattutino con moka elettrica che ha fatto danni elettrici al nostro bungalow.
Domenica mattina, frenesia per la partenza, tabelloni luminosi che scandiscono settori di partenza ed orari, pronti, via! Sulla larga autostrada verde, deturpata da fascia di liquido maleodorante color marrone (si proprio quella) et voilà siamo dentro la Roc, noi la bike e i 5 sensi tesi, da qui il percorso si snoda su strade sterrate, piste in terra rossa titrate come un bigliardo, asfalto e cento altri tipi di tracciati, tutt'intorno i colori di Francia, verde esplosivo, blu cobalto del mare all'orizzonte e la moltitudine di colori e ciclisti su mezzi disparati, hardtail, fullsuspension, fat, tandem. C'era di tutto, tra cui pazzi scatenati che si buttavano letteralmente in picchiata nelle discese, ognuno interpretando personalmente la gara.
Tecnica ed adrenalitica una spettacolare discesa su terra ocra a circa 15 km dalla partenza.
Percorso eccezionale, espressione della pura mtb, ogni copertone grasso dovrebbe prima o poi incidere questa terra.
Ristori, numerosi e ben forniti, mancava solo le Roi Champagne, le crepes c'erano, una nota di ulteriore merito nel rispetto per l'ambiente con i tubi di raccolta dei bicchieri in plastica per le bevande.
Passaggi su ponti gettati sull'acqua, sulla sabbia dorata del mare e sulle varie cromie del percorso.
Purtroppo non ho avuto la soddisfazione di terminare la gara per sopraggiungere di crampi lancinanti che non mi hanno permesso di proseguire.
I miei compagni hanno terminato tutti con onore la gara.
Lavaggio bike finale ben gradito a cura di volontari dell'organizzazione.

 

Dopo lo sforzo il piacere, birra e foto sulla spiaggia dell'ultimo mare 2015, soddisfazione e gioia per l'impresa compiuta.
Serata con pasta al sugo cucinata da Don Massimo, lo chef del gruppo, buona, poi abbiamo avuto la brillante idea di farci delle pizze, modello piadina precotta, beh stendiamo un velo, chiedere a Silvano per giudizio.


Francesi, chapeau! complimenti, la Roc è stata magnifica, ci ha avvolto nel suo suggestivo abbraccio, ma senza offesa, le pizze lasciatele fare a noi italiani.
Complimenti anche al nostro gruppo, che esalta la piacevolezza di queste partecipazioni.
Concludendo, buone uscite, sempre, con occhi attenti, adrenalina, scossi dal vento in faccia.


Erano della Roc oltre a me, Christian, Enrico, Manuel, Massimo, Mauro, Nicholas, Silvano e Tiziano, bravi tutti!

 



Andrea Pialorsi

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